La mer en débat: un grande dibattito pubblico sul futuro del mare
di Margherita Mugnai*
“Care e cari, in questi giorni che mi avete sentito e visto meno sono stata immersa nelle attività sul Mediterraneo del dibattito pubblico La Mer en Débat, con il primo “scalo” Occitano di questo grande dibattito nazionale sul futuro del mare in Francia.
Nell’arco di 3 giorni, ho moderato a Frontignan un laboratorio-dibattito con oltre cento persone sull’evoluzione della costa, tra cambiamento climatico, sommersione, erosione e strategie di azione, ho partecipato ad una giornata di workshop sulle prospettive dell’energia eolica off-shore con i membri del Parlamento del Mare a Montpellier, ho supportato la facilitazione di un dibattito sulla pesca e la biodiversità a Sète, e ho fatto outreach presso le Criées (aste ittiche) di Agde e Sète, per raccogliere la parola dei pescatori che rientravano con i loro pescherecci dalla giornata di lavoro in mare. Insieme a loro ho esplorato le percezioni sul presente ed il futuro del mestiere e sull’impatto che secondo loro avranno i potenziali parchi eolici nel Mediterraneo.
Ho anche inavvertitamente causato la sventura perenne di un peschereccio il cui capitano mi ha fatto salire a bordo e portato in giro, augurando un distratto e gioviale “buona pesca!” mentre smontavo. A quanto pare è la cosa da non dire mai e che mi è sfuggita senza riflettere. L’intero equipaggio è sbiancato, il capitano si è affrettato a dire: “Conta per oggi, è prima di mezzanotte! Non conta per la prossima pesca!” Per cercare di tranquillizzarli. Nonostante questo, temo non dormiranno stanotte…”
(Da un messaggio dell’autrice a socie e soci di Sociolab)
Essere garante di un dibattito pubblico in Francia significa senz’altro vivere esperienze intense e variopinte — a tratti è un vero tour de force! — ma significa anche e soprattutto contribuire alla missione della Commission Nationale du Débat Public (CNDP), l’autorità indipendente e neutrale nata nel 1997 per garantire il diritto costituzionale all’informazione e alla partecipazione su progetti o politiche che hanno un impatto sull’ambiente.
L’articolo 7 della Charte de l’environnement, iscrive nella Costituzione Francese il diritto di ogni persona che viva in Francia ad essere informata, ad ottenere risposte alle proprie domande e a formulare proposte in risposta alle questioni che le stanno a cuore. Questo “diritto al dibattito”, che nella sua formulazione francese è unico al mondo, consente di accedere a tutte le informazioni riguardanti il progetto, approfondire gli argomenti di interesse, ottenere risposte più complete possibile ad ogni interrogativo e condividere raccomandazioni e indicazioni per la progettazione.
Nella tradizione della migliore democrazia partecipativa, il dibattito pubblico è in fondo soprattutto uno strumento per migliorare progetti e politiche. Le persone responsabili del progetto messo a dibattito, sono infatti chiamate in un tempo definito a pronunciarsi su ogni proposta sollevata e a comunicare le proprie decisioni. Secondo una valutazione condotta su 25 anni di dibattiti pubblici condotti dalla CNDP, i decisori sono portati, nella maggioranza dei casi, a rivedere in maniera sostanziale il progetto messo a dibattito ed in tutti i casi a mettere in campo modifiche nelle modalità in cui il progetto è gestito e amministrato (date, numeri e cifre li trovate qui).
Ma in concreto, come sono finita ad intervistare esperti pescatori occitani su quello che per loro è il futuro del mare? Come garante della CNDP, grazie agli anni di esperienza di partecipazione pubblica maturata in Sociolab, sono stata scelta per far parte di un numeroso e variegato gruppo di persone che si occupa di accompagnare la realizzazione de La Mer en Débat, il grande dibattito pubblico nazionale sulla pianificazione marittima, sul futuro del mare, delle coste, della biodiversità marina e dell’energia eolica offshore, che si svolge da novembre 2023 ad aprile 2024 sul territorio della Francia metropolitana.
Il dibattito mira a consentire a tutte le persone di partecipare alla formulazione delle scelte sul futuro del mare, che saranno iscritte in 4 documenti di pianificazione strategica, i Documents Stratégiques de Facades, il cui ruolo principale è declinare localmente la Strategia Nazionale per il Mare e la Costa (Stratégie Nationale Mer et Littoral — SNML), la strategia che definirà lo spazio marittimo francese da oggi al 2050.
Questo è un dibattito pubblico unico per vari motivi. La Mer en Débat riguarda uno spazio geografico estremamente vasto (e profondo), oggetto di rappresentazioni iconiche e identitarie, ma al contempo assai meno visibile, comprensibile e conosciuto dello spazio terrestre. Il dibattito ha inoltre una forte dimensione prospettica, poiché chiede al pubblico il difficile esercizio di pensare al presente ma anche di proiettarsi 30 anni nel futuro, e lo fa su una moltitudine di argomenti, molti dei quali potrebbero costituire oggetto di un proprio dibattito pubblico: lo stato ecologico del mare, la protezione della biodiversità, gli impatti delle attività terrestri e dell’urbanizzazione, il cambiamento climatico e l’evoluzione della costa, i legami terra-mare, l’erosione e le inondazioni, la coesistenza delle tante attività che condividono lo spazio marittimo, le energie marine, con il potenziale sviluppo massiccio di energia eolica offshore, ecc.
Il dibattito è organizzato per offrire una molteplicità di spazi e momenti per partecipare, online e in presenza, con tante attività locali che si svolgono sulle varie facciate (i cosiddetti “scali”), pensate per raggiungere un pubblico variegato, da quello più interessato al dibattito a quello più difficile da raggiungere, verso cui il dibattito va con modalità attraenti e accessibili, ma anche webinar ed eventi online e strumenti interattivi e di raccolta di spunti, domande e proposte.
Tra le tantissime modalità e attività, ho potuto dare il mio piccolo contributo al design, all’organizzazione e all’animazione de La mer en 3D, un’iniziativa di deliberazione collettiva organizzata in contemporanea in 5 città francesi per discutere sul futuro del mare e delle coste. Sabato 16 marzo 2024, 400 persone si sono riunite nello stesso momento a Rouen, Rennes, Bordeaux, Marsiglia e Lione (perché nel dibattito sul futuro del mare non devono potersi esprimere solo le persone che lo vivono da vicino), per una giornata di confronto dedicata a questioni cruciali: come proteggere il mare e la sua biodiversità? Qual è il futuro delle attività marittime e costiere? Quale spazio per lo sviluppo dell’energia eolica in mare e a quali condizioni?
Il 6 aprile, La mer en 3D è proseguita a Parigi dove ci siamo riuniti insieme a 100 persone volontarie estratte a sorte tra il pubblico di ogni località per una giornata durante la quale le persone partecipanti si sono conosciute, hanno scambiato opinioni con partecipanti venuti da una parte all’altra della Francia, hanno confrontato punti di vista e aspettative, approfondito i risultati raccolti e identificato messaggi chiave e priorità strategiche per il futuro del mare e della transizione ecologica.
Il dibattito pubblico La mer en débat si è concluso il 26 Aprile 2024 ed ha visto oltre 200 eventi organizzati lungo tutto il litorale francese, ha raggiunto più di 12.000 partecipanti e quasi 140.000 persone che si sono espresse attraverso gli strumenti online. Alla sua conclusione, il team del dibattito ha due mesi per redigere il resoconto che restituirà la voce delle persone partecipanti, basandosi sulle opinioni raccolte durante tutti gli incontri organizzati e attraverso tutti gli strumenti digitali messi a disposizione.
L’obiettivo del resoconto conclusivo non è di prendere posizione, ma di restituire l’insieme degli argomenti, delle opinioni e delle posizioni espresse nell’arco del dibattito secondo i principi della parità di trattamento (in un dibattito pubblico tutti i contributi hanno lo stesso peso, indipendentemente da chi li porta) e dell’inclusione (in ogni dibattito pubblico, la CNDP si impegna ad includere tutte le voci, anche le meno esperte o le più lontane dai luoghi e dagli spazi della partecipazione).
Dopo la pubblicazione del resoconto, i responsabili del progetto avranno tre mesi per specificare come gli argomenti del dibattito saranno presi in considerazione, rispondere alle raccomandazioni elaborate dai partecipanti e comunicare la propria decisione.
I primi insegnamenti emersi da La mer en débat sono raccolti qui. Tutti gli aggiornamenti sono disponibili qui.
*Margherita Mugnai è socia di Sociolab e garante della CNDP. Il contenuto di questo post è una rielaborazione a cura dell’autrice di contenuti prodotti nel corso del dibattito, ed è di sua esclusiva responsabilità.